Il primo giorno in azienda può essere un momento di grande entusiasmo, ma anche di ansia e incertezza per molti nuovi assunti. L’ambiente sconosciuto, i volti estranei e l’incertezza su cosa aspettarsi possono rendere questa esperienza iniziale potenzialmente traumatica. Tuttavia, sempre più aziende, anche in Italia, stanno riconoscendo l’importanza cruciale dell’induction training come soluzione per affrontare queste sfide.
L’induction aziendale è un processo mirato a rendere l’ingresso in azienda un’esperienza agevole e stimolante per i nuovi talenti. Si tratta di un percorso che abbraccia diverse tappe, progettato per assicurare che i nuovi dipendenti non solo acquisiscano le competenze necessarie per il loro lavoro, ma si sentano anche accolti, integrati e valorizzati sin dal primo giorno.
Per comprendere al meglio l’importanza dell’induction training, il suo significato e le differenze con l’onboarding, scopriamo come favorire un ingresso agevole e positivo dei nuovi talenti nel mondo del lavoro.
Cosa vuol dire induction training?
L’induction training, o induction aziendale, è un programma attentamente progettato per facilitare l’integrazione di un nuovo dipendente all’interno di un’azienda. Questo processo è mirato a far sì che il neoassunto familiarizzi con l’ambiente aziendale, i colleghi, le procedure operative e la cultura aziendale nel minor tempo possibile e senza traumi.
L’obiettivo principale dell’induction sul lavoro è andare oltre la mera formazione professionale: durante questo periodo, il neoassunto non solo impara a svolgere il proprio lavoro, ma anche a comprendere il funzionamento della cultura aziendale, affinché possa adattarsi al nuovo ambiente nel minor tempo possibile. Questo è particolarmente importante perché un nuovo lavoratore potrebbe sentirsi spaesato o avere difficoltà ad adattarsi a un ambiente del tutto nuovo.
Assimilare i valori, la missione e la visione dell’azienda stessa crea un senso di appartenenza e di identificazione con l’azienda, spingendo i nuovi dipendenti a impegnarsi appieno e a lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi, sia a livello individuale che collettivo.
Quando l’induction training è ben strutturata e efficace, può far apparire l’azienda come un luogo altamente professionale agli occhi dei nuovi dipendenti, che si sentono positivamente impressionati e motivati a impegnarsi per l’azienda. Questo può portare a un alto grado di fedeltà aziendale e a un maggiore coinvolgimento da parte dei dipendenti.
Induction durante la formazione: 6 vantaggi per l’azienda
L’induction training, al pari del reskilling, è un investimento cruciale per qualsiasi azienda che miri al successo a lungo termine, perché offre una serie di vantaggi che vanno ben oltre la semplice acquisizione di competenze lavorative. Ecco perché ti consigliamo di puntare sulla formazione post inserimento:
1. Miglioramento della produttività. Un induction training efficace consente ai nuovi dipendenti di diventare operativi più rapidamente. Grazie a una comprensione chiara delle procedure e dei processi aziendali, i neoassunti sono in grado di iniziare a contribuire al successo dell’azienda in tempi più brevi.
2. Aumento della retention. L’induction training svolge un ruolo fondamentale nel trattenere i nuovi talenti all’interno dell’azienda. Quando i nuovi membri del team si sentono accolti, preparati e apprezzati, sono più inclini a rimanere nell’azienda a lungo termine. Questo riduce la necessità di affrontare costi di reclutamento e selezione per sostituire i dipendenti che lasciano l’azienda.
3. Riduzione del turnover. Una conseguenza diretta dell’aumento della retention è la riduzione del turnover aziendale. La formazione iniziale aiuta a creare legami più solidi tra i dipendenti e l’azienda, diminuendo la probabilità che cercino opportunità altrove. Un basso tasso di turnover consente all’azienda di risparmiare tempo ed energia, oltre a mantenere il know-how all’interno dell’azienda.
4. Chiarezza e trasparenza. L’induction aziendale fornisce chiarezza e trasparenza riguardo alle aspettative aziendali e al modo di lavorare. I nuovi dipendenti comprendono le politiche, le procedure e le aspettative della loro posizione sin dall’inizio. Ciò riduce le ambiguità e i fraintendimenti che potrebbero verificarsi in assenza di una formazione adeguata.
5. Rafforzamento della cultura aziendale. L’induction training è uno strumento efficace per promuovere e diffondere la cultura aziendale. I nuovi dipendenti apprendono i valori, la missione e la visione dell’azienda. Questo li aiuta a comprendere il contesto più ampio in cui lavorano e a sentirsi parte integrante della cultura aziendale. La condivisione di una cultura aziendale forte favorisce un senso di appartenenza e un impegno più profondo.
6. Valorizzazione della nuova risorsa. Infine, l’induction aziendale è il modo migliore per valorizzare la nuova risorsa. Fornendo un supporto adeguato, opportunità di apprendimento e una chiara visione del loro ruolo all’interno dell’azienda, i nuovi dipendenti si sentono apprezzati e motivati. Questo può portare a un maggiore coinvolgimento, creatività e contributo positivo all’azienda.
Come deve essere un efficace induction training?
L’induction training è un tassello fondamentale per l’integrazione dei nuovi dipendenti in un’azienda ma, affinché questo processo sia davvero efficace, è necessario adottare un approccio che sia chiaro, coinvolgente e interattivo.
Partiamo dalla comunicazione, che deve essere semplice e trasparente, priva di tecnicismi ed espressioni che potrebbero confondere i nuovi dipendenti. L’obiettivo è far sì che tutti possano comprendere facilmente le informazioni fornite durante il training.
Invogliare alla discussione e alla partecipazione attiva può aiutare i nuovi dipendenti a sentirsi coinvolti nel processo. L’uso della gamification, ovvero l’applicazione di dinamiche di gioco, può rendere la formazione più efficace e divertente, stimolando l’interesse e la partecipazione dei dipendenti. Per questo motivo, non è una buona idea impostare la formazione sulle infinite presentazioni con PowerPoint, e si rivelano ben più efficaci contenuti visivi e storie che aiutino a trasmettere i valori e la cultura aziendale.
Nel corso dell’induction aziendale, è importante coprire gli aspetti organizzativi chiave, come orari di lavoro, politiche sui permessi e le ferie, misure di sicurezza, gestione delle spese aziendali e benefit per i dipendenti, così come la mission, la visione e i valori dell’azienda. Al termine della formazione, è essenziale raccogliere feedback da parte dei dipendenti, per comprendere ciò che ha funzionato e ciò che potrebbe essere migliorato.
L’aspetto della socializzazione ha un’importanza predominante nel processo di induction, che prevede il coinvolgimento di tutto il team durante l’integrazione del neoassunto. Questo può facilitare l’integrazione del neoassunto e permettergli di conoscere i colleghi, i loro ruoli e a chi rivolgersi in caso di necessità. Infine, fornire un tutor o un mentore al nuovo dipendente può essere estremamente utile, per offrirgli supporto, rispondere alle domande e aiutare il neoassunto ad affrontare il periodo iniziale in azienda.
Qual è la differenza tra induction e onboarding?
L’induction e l’onboarding sono due processi cruciali nel mondo aziendale, ma spesso vengono confusi o considerati sinonimi. In realtà, rappresentano due approcci distinti nell’accoglienza dei nuovi dipendenti o nel supportare i cambiamenti di ruolo all’interno dell’azienda.
Ma partiamo dalle basi: cosa vuol dire onboarding?
L’onboarding rappresenta il processo che si attiva una volta che una risorsa è stata selezionata e assunta dall’azienda. Questa fase è cruciale per creare un ambiente in cui il nuovo dipendente si senta coinvolto e motivato. L’obiettivo principale è quello di facilitare l’integrazione nella cultura aziendale e di fornire al neo-assunto le conoscenze pratiche necessarie per svolgere il proprio lavoro in modo autonomo.
Durante l’onboarding, il lavoratore viene messo a conoscenza delle condizioni contrattuali e delle tecnologie e degli strumenti utilizzati all’interno dell’azienda, attraverso un percorso di formazione in cui vengono anche condivise le politiche aziendali, come le regole comportamentali, i processi interni, e le aspettative aziendali. L’onboarding può anche essere implementato in forma digitale, rendendolo particolarmente adatto per i dipendenti che lavorano da remoto. Inoltre, non è limitato solo ai nuovi assunti ma può essere esteso ai dipendenti che cambiano ruolo, in questo caso definito “crossboarding.”
La principale differenza tra l’induction e l’onboarding risiede nell’approccio. L’induzione è più strategica e mira a coinvolgere il dipendente dal punto di vista umano, infatti richiede una partecipazione attiva delle persone all’interno dell’azienda che condividono le loro esperienze personali e utilizzano le proprie competenze umane per mettere a proprio agio il nuovo arrivato. Non si tratta solo di fornire nozioni e compilare la documentazione, ma di un processo che si sviluppa in modo più ampio e interattivo.
Un’altra differenza significativa tra onboarding e induction è la durata del processo. L’induction aziendale solitamente è un processo breve che può durare uno o due giorni. In contrasto, i processi di onboarding sono più lunghi e talvolta possono richiedere diversi mesi, poiché includono la formazione continua e il consolidamento delle conoscenze nel tempo.