Ogni azienda ha un processo diverso per mettere alla prova i potenziali candidati e, in una certa misura, quel processo è imprevedibile. Anche nel caso in cui dovessi venire a conoscenza delle domande poste in una determinata azienda, non c’è garanzia che ti verranno poste esattamente le stesse.
L’obiettivo della preparazione al colloquio non è tanto anticipare ogni possibile domanda, quanto sviluppare una solida base di conoscenze e competenze, unita a una pratica costante, che permetta di affrontare con sicurezza e prontezza qualsiasi situazione, incluse le domande inaspettate o quelle a cui inizialmente non si sa come rispondere.
Quindi, per aiutarti a prepararti, abbiamo compilato un elenco dei nostri migliori consigli da mettere in pratica durante un colloquio di lavoro.
Qual è la cosa migliore da fare per prepararsi ad un colloquio di lavoro?
Capire come prepararsi al meglio per un colloquio di lavoro significa innanzitutto prendersi del tempo per considerare attentamente i propri obiettivi e le proprie qualifiche in relazione alla posizione e al datore di lavoro. Per riuscirci, dovresti effettuare delle ricerche sull’azienda e rivedere attentamente la descrizione del lavoro per capire perché saresti la persona giusta.
Parti dalla descrizione del lavoro pubblicata dall’azienda, individuando le qualifiche, le qualità e il background che il datore di lavoro cerca in un candidato ideale. Più riesci ad allinearti con questi dettagli, più il datore di lavoro sarà in grado di capire che sei qualificato.
Anche fare ricerche sull’azienda a cui ti stai candidando è una parte importante della preparazione per un colloquio. Informandoti sull’azienda non solo avrai un vantaggio sulla concorrenza, ma riuscirai a mantenere la calma e ad avere tutte le informazioni necessarie per porre domande ponderate ai tuoi recruiter.
Inoltre, le aziende moderne solitamente hanno account sui social media e blog sui quali puoi reperire importanti informazioni sulla cultura aziendale, i valori e il tono comunicativo dell’organizzazione. Comprendere questi aspetti ti aiuterà a valutare la tua compatibilità con l’ambiente lavorativo.
Durante il colloquio, non esitare a chiedere chiarimenti sul ruolo e sull’azienda. Ricorda che l’intervista è un’opportunità bidirezionale: mentre l’azienda valuta la tua idoneità, tu puoi valutare se la posizione e l’ambiente lavorativo corrispondono alle tue aspettative e ai tuoi valori.
Cosa dire all’inizio di un colloquio?
I primi istanti sono essenziali per fare una buona impressione, quindi partiamo dal principio:
come si saluta ad un colloquio di lavoro?
Un approccio efficace consiste nel presentarsi con un sorriso sincero, mantenendo il contatto visivo e usando un saluto formale appropriato al contesto. È consigliabile pronunciare chiaramente il proprio nome e, se le circostanze lo consentono, offrire una stretta di mano decisa.
Una formula semplice ma efficace potrebbe essere: “Buongiorno, sono [il tuo nome]. Grazie per avermi ricevuto oggi.” Questa introduzione, pur nella sua semplicità, crea un’immediata atmosfera di professionalità e cortesia. È importante ricordare che questa formula può essere adattata alla situazione specifica e alla tua personalità, mantenendo sempre un tono rispettoso e professionale.
È anche buona prassi ringraziare il recruiter per il tempo dedicato e l’opportunità di incontrarti. Ricorda che il tono della voce, la postura e l’espressione facciale comunicano tanto quanto le parole, quindi cerca di apparire calmo, interessato e professionale.
Dopo questo saluto iniziale, la palla passa generalmente al selezionatore. Sarà lui a guidare la conversazione, ponendo le domande che ritiene più pertinenti per valutare la tua idoneità alla posizione. A questo proposito, vediamo quali domande aspettarsi al colloquio.
Che domande prepararsi per un colloquio?
Sebbene sia impossibile prevedere ogni domanda che ti verrà posta in un colloquio, ci sono alcune domande comuni per cui puoi pianificare le risposte. Queste domande tipicamente sono di diverse tipologie: alcune mirano a sondare i tratti caratteriali e le cosiddette “soft skills” del candidato, mentre altre si focalizzano sul background educativo e sulle esperienze professionali pregresse. Prepararsi a rispondere a queste domande frequenti può fornire una solida base per affrontare il colloquio con maggiore sicurezza e chiarezza.
Come rispondere alla domanda ci parli di lei?
Questa domanda apparentemente semplice è in realtà un’opportunità cruciale per presentare la tua candidatura in modo efficace.
Inizia con una breve panoramica del tuo background professionale, concentrandoti sulle esperienze più rilevanti per la posizione a cui aspiri. Evidenzia i tuoi successi principali e le competenze chiave che si allineano con le esigenze dell’azienda. Mantieni la risposta concisa e mirata, evitando di divagare su dettagli non pertinenti e cercando di strutturarla in modo logico, magari seguendo un ordine cronologico inverso, partendo dalle esperienze più recenti.
Includi anche alcuni aspetti della tua personalità che possono essere rilevanti per il ruolo, come la tua passione per il settore o la tua attitudine al lavoro di squadra. Tuttavia, mantieni un tono professionale, evitando di condividere informazioni troppo personali.
Concludi la tua risposta collegando le tue esperienze e aspirazioni al ruolo per cui ti stai candidando, dimostrando come le tue competenze possano contribuire al successo dell’azienda.
Perché vuoi lavorare qui?
Il modo migliore per prepararsi a questa domanda è informarsi sui prodotti, i servizi, la mission, la storia e la cultura dell’azienda. Nella tua risposta, menziona gli aspetti dell’azienda che ti attraggono e che sono in linea con i tuoi obiettivi di carriera e collega gli obiettivi e la cultura dell’azienda con i tuoi valori personali e aspirazioni professionali.
Ad esempio: “Mi piacerebbe avere l’opportunità di lavorare con un’azienda che fa la differenza. Trovare un’azienda con un ambiente di lavoro positivo e valori in linea con i miei è rimasta una priorità durante la mia ricerca di lavoro e questa azienda è in cima alla lista“.
Evidenzia come le tue competenze ed esperienze si adattino perfettamente alle esigenze dell’azienda e della posizione specifica e dimostra come potresti contribuire al successo aziendale.
Cosa ti interessa di questo lavoro?
I datori di lavoro pongono questa domanda per assicurarsi che tu abbia compreso il ruolo e per darti l’opportunità di evidenziare le tue competenze rilevanti.
Inizia la tua risposta mettendo in evidenza gli aspetti chiave del ruolo che hanno catturato la tua attenzione, come le responsabilità specifiche, le sfide stimolanti che presenta o le mansioni particolari che richiede, collegando questi elementi alle tue esperienze passate e ai tuoi obiettivi di carriera per illustrare come questa opportunità si allinei perfettamente con il tuo percorso professionale e le tue aspirazioni future.
Prosegui evidenziando le opportunità di apprendimento e crescita che intravedi in questa posizione, per manifestare il tuo desiderio di sviluppare nuove competenze o approfondire quelle già in tuo possesso, e fai riferimento a progetti specifici o iniziative dell’azienda correlati al ruolo che ti entusiasmano particolarmente, dimostrando così la tua ricerca preliminare e il tuo interesse genuino per l’azienda e il settore di riferimento.
Quali sono i tuoi maggiori punti di forza?
Questa domanda ti dà l’opportunità di parlare sia delle tue competenze tecniche che di quelle trasversali. Ti consigliamo di fornire una risposta che sia al contempo onesta, rilevante e ben articolata, dimostrando autoconsapevolezza e allineamento con le esigenze del ruolo per cui ci si sta candidando. Inizia identificando tre o quattro punti di forza principali che siano particolarmente pertinenti alla posizione e all’azienda, assicurandoti di poter supportare ciascuno di essi con esempi concreti tratti dalla tua esperienza professionale o personale.
Quando presenti i tuoi punti di forza, non limitarti a elencarli, ma approfondisci ciascuno di essi spiegando come si manifestano nel tuo approccio al lavoro e, soprattutto, come hanno contribuito positivamente ai tuoi successi passati o come potrebbero essere vantaggiosi per il ruolo a cui aspiri. Ad esempio, se menzioni la tua capacità di leadership, potresti descrivere una situazione in cui hai guidato con successo un team attraverso un progetto complesso, evidenziando le strategie che hai utilizzato e i risultati ottenuti.
Cosa non dire al colloquio?
Se ti stai chiedendo come fare una buona impressione ad un colloquio, devi evitare certe affermazioni o comportamenti che potrebbero compromettere le tue possibilità di successo. E tornando alle best practice comunicative, ci sono cose che proprio non puoi dire ad un colloquio:
- Non mostrare una mancanza di conoscenza sull’azienda o sul ruolo per cui ti stai candidando. Questo potrebbe essere interpretato come disinteresse o scarsa preparazione. Assicurati di aver fatto ricerche approfondite prima del colloquio.
- Evita di fornire informazioni troppo personali o irrilevanti per la posizione. Mantieni la conversazione professionale e centrata sulle tue competenze e esperienze lavorative.
- Non chiedere immediatamente informazioni su stipendio, benefit o ferie, soprattutto all’inizio del colloquio. Queste domande sono importanti, ma è meglio aspettare il momento opportuno, generalmente verso la fine dell’incontro o in fasi successive del processo di selezione.
- Evita risposte vaghe o evasive alle domande. Sii specifico e fornisci esempi concreti quando possibile. Allo stesso tempo, non mentire o esagerare le tue competenze o esperienze.
- Non mostrare disinteresse o un atteggiamento passivo. Dimostra entusiasmo per l’opportunità e fai domande pertinenti sull’azienda e sul ruolo.
- Evita di usare un linguaggio inappropriato o troppo informale. Mantieni sempre un tono professionale e rispettoso.
- Non criticare o sminuire le tue abilità. Anche se è importante essere onesti, cerca di presentare le tue aree di miglioramento in modo costruttivo.
Come essere convincente ad un colloquio di lavoro?
Nell’affrontare un colloquio di lavoro, la comunicazione riveste un ruolo fondamentale, e va ben oltre il semplice contenuto delle risposte. È essenziale prestare particolare attenzione alla scelta delle parole e al tono utilizzato, evitando accuratamente qualsiasi sfumatura che possa essere interpretata come presunzione o eccessiva sicurezza di sé.
La tua comunicazione dovrebbe essere permeata di passione ed entusiasmo, lasciando trasparire il tuo genuino interesse per il ruolo e l’azienda attraverso il tuo linguaggio verbale e non verbale; mantieni un contatto visivo costante, adotta una postura aperta e utilizza un tono di voce energico per trasmettere fiducia e impegno, elementi che possono essere altrettanto convincenti quanto le tue qualifiche sulla carta.
L’obiettivo principale è quello di delineare il proprio profilo professionale in maniera positiva e competente, mantenendo al contempo un atteggiamento che rifletta rispetto e una profonda comprensione delle norme e delle aspettative del contesto lavorativo.
Proprio come parlare in pubblico, esercitarsi nei colloqui è il modo migliore per alleviare l’ansia e migliorare la propria sicurezza. Se hai amici o familiari disponibili ad aiutarti, organizza dei colloqui simulati per migliorare in scioltezza e sicurezza. Se non hai un’altra persona, fai pratica con le tue domande e risposte ad alta voce.