La recente introduzione della patente a punti nei cantieri rappresenta una risposta urgente alla drammatica realtà degli incidenti mortali sul lavoro in Italia.
Secondo i dati preoccupanti forniti dalla banca dati dell’INAIL per l’anno 2022, il settore delle costruzioni ha registrato ben 175 incidenti mortali, praticamente uno ogni due giorni. Se poi prendiamo in considerazione tutti gli ambiti professionali, i morti sul lavoro sono oltre 1.200. Un numero allarmante, che sottolinea l’urgente necessità di interventi innovativi per migliorare la sicurezza sul lavoro e proteggere la vita dei lavoratori.
In questo contesto, l’introduzione della patente a punti sul lavoro ha l’obiettivo di promuovere una cultura della sicurezza più rigorosa e responsabile nei cantieri, rivoluzionando l’approccio tradizionale alla prevenzione degli incidenti e offrendo un sistema di incentivi e disincentivi che mira a garantire il rispetto delle norme di sicurezza da parte di tutti gli operatori sul campo. Vediamo come funziona la patente a punti sul lavoro e per quali aziende sarà obbligatoria.
Che cos’è la patente a punti per l’edilizia?
Introdotta dal Decreto PNRR 4, meglio noto come Decreto patente a punti, la patente a punti è un documento digitale che attesta la capacità di operare in ambito edilizio secondo i criteri di sicurezza e conformità alle normative vigenti e sarà obbligatoria a partire dal 1° ottobre 2024. Questa patente è richiesta per coloro che lavorano in cantieri edili, dove sono presenti rischi specifici legati all’attività di costruzione e ristrutturazione.
Il sistema a punti, dal funzionamento simile a quello previsto dal Codice della Strada, implica che il titolare della patente riceva un punteggio iniziale di 30 punti, che possono essere decurtati in caso di violazioni delle norme di sicurezza, oppure recuperati attraverso la partecipazione a corsi di aggiornamento sulla sicurezza.
Attraverso l’implementazione di un sistema di premialità e penalità, la patente a punti non solo incoraggia il rigoroso rispetto delle norme di sicurezza, ma promuove attivamente la formazione continua dei lavoratori nel settore edile, contribuendo così a ridurre significativamente il numero di incidenti sul lavoro e a proteggere la salute e la sicurezza di tutti coloro che operano nei cantieri edili.
Come funziona la patente a punti sul lavoro?
Ogni patente a punti viene inizialmente fornita con un punteggio di 30 crediti, che rappresenta il massimo livello di affidabilità nell’adottare politiche di sicurezza efficaci. Tuttavia, tale punteggio può aumentare o diminuire in base alle azioni e alle condotte dei soggetti titolari. Infatti, quando un’azienda viene sanzionata per non aver rispettato le normative di salute e sicurezza, il punteggio della sua patente diminuisce, con una decurtazione che può andare da 2 a 20 crediti in proporzione alla gravità delle infrazioni commesse.
Affinché un’azienda o un lavoratore autonomo possa operare nei cantieri, è necessario possedere almeno 15 crediti sulla patente. Se il punteggio scende al di sotto di questa soglia, è comunque consentito completare le attività in corso di esecuzione, a condizione che i lavori eseguiti rappresentino più del 30% del valore del contratto. Inoltre, la patente a punti per l’edilizia può essere revocata se vengono fornite dichiarazioni non veritiere riguardo alla sussistenza dei requisiti necessari per la sua richiesta.
Nel caso si verifichino infrazioni, verranno sottratti i punti alla patente in base ad un sistema stabilito dallo stesso decreto. A titolo esemplificativo menzioniamo:
- Assenza di programmi di istruzione e addestramento o mancata fornitura di dispositivi di protezione individuale: 2 crediti.
- Mancanza di un piano di emergenza ed evacuazione o di un piano operativo per la sicurezza: 3 crediti.
- Mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi: 5 crediti.
- Incidente coinvolgente un dipendente dell’azienda, risultante in un’incapacità assoluta temporanea che richiede un’assenza dal lavoro per più di 60 giorni: 5 crediti.
- Malattia professionale di un dipendente dell’azienda, derivante dalla violazione delle norme di prevenzione degli incidenti sul lavoro come descritte nel decreto attuale: 10 crediti.
- Incidente coinvolgente un dipendente dell’azienda, che comporta un’incapacità assoluta permanente al lavoro: 15 crediti.
- Incidente mortale di un dipendente dell’azienda: 20 crediti.
I crediti persi possono essere recuperati partecipando a corsi di formazione sulla sicurezza. Inoltre, la patente verrà incrementata di 1 credito all’anno (fino a un massimo di 10) e di 5 crediti per le aziende che adottano modelli di gestione avanzati.
In quale campo d’impresa viene istituita la patente a punti?
A partire dal 1° ottobre 2024 sono tenuti al possesso della patente a punti le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili definiti dall’articolo 89 (comma 1, lettera a), come “qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile. In particolare, I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro”.
Tuttavia, le imprese che possiedono la Certificazione SOA (Società Organismi di Attestazione) sono esentate dall’obbligo di ottenere la patente a punti. A questo punto, vediamo come richiedere la patente a punti per un cantiere.
Patente a punti edilizia: come richiederla?
Quando il decreto entrerà ufficialmente in vigore, sarà compito del responsabile legale dell’azienda o del lavoratore autonomo avviare la procedura per ottenere la patente a punti per il cantiere.
La richiesta della patente a punti può essere effettuata presso le sedi territoriali dell’Ispettorato competente. La patente, in formato digitale, sarà rilasciata solo in possesso di determinati requisiti, che il richiedente stesso potrà autocertificare. In particolare, l’azienda deve essere in regola con:
- l’iscrizione presso la Camera di Commercio, Industria e Artigianato.
- Il completamento degli obblighi formativi per il datore di lavoro, i dirigenti, i preposti e i lavoratori dell’azienda, come previsto dall’articolo 37.
- Il completamento degli obblighi formativi per i lavoratori autonomi, come stabilito dal decreto.
- Il possesso del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) valido.
- Il possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
- Il possesso del Documento Unico di Regolarità Fiscale (DURF).
- La designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, se richiesto dalla normativa vigente.
Durante l’attesa per il rilascio della patente, è comunque consentito svolgere le attività previste, a meno che non si riceva una comunicazione diversa dall’Ispettorato nazionale del lavoro. Nel caso di dichiarazioni non veritiere in merito al possesso dei requisiti necessari per richiedere la patente, questa verrà revocata durante i controlli dell’ispettorato del lavoro successivi al suo rilascio. Trascorsi dodici mesi dalla revoca, l’azienda o il lavoratore autonomo avrà la possibilità di richiedere il rilascio di una nuova patente.