Recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il Decreto primo maggio 2024 porta con sé importanti novità, per le aziende, i lavoratori e le famiglie. Conosciuto anche come “Decreto Coesione“, questo provvedimento introduce una serie di misure volte a stimolare la crescita economica e sociale del nostro Paese, attraverso investimenti strategici e incentivi mirati. Sono previsti importanti cambiamenti che promettono di influenzare positivamente il tessuto sociale ed economico dell’Italia: approfondiamoli nel dettaglio.
Decreto primo maggio 2024: cos’è e cosa prevede
Attesissimo da lavoratori e sindacati, il Decreto primo maggio 2024 entra in vigore con una serie di interventi volti a promuovere l’occupazione e la coesione sociale, con particolare attenzione alle regioni meridionali.
Tra le misure adottate vi è l’introduzione di un’indennità di 100 euro per i lavoratori dipendenti a gennaio 2025, destinata a coloro con un reddito complessivo inferiore a 28.000 euro, con coniuge e/o almeno un figlio, o alle famiglie monoparentali con un unico figlio a carico.
Un’altra importante disposizione riguarda lo sgravio degli oneri contributivi per favorire le assunzioni, che sarà in vigore per due anni con un’agevolazione fino al 120%. Tale sgravio aumenta al 130% per giovani, donne e persone già beneficiarie del reddito di cittadinanza. È previsto un ulteriore decreto interministeriale per definire le modalità di applicazione, con assicurazione da parte del governo che la misura avrà effetto retroattivo, coprendo i contratti stipulati a partire dal primo gennaio dell’anno in corso. Qui puoi leggere il testo integrale del Decreto primo maggio 2024.
Decreto primo maggio 2024: le novità in materia di assunzioni
Il Decreto primo maggio prevede l’attuazione del Superbonus Lavoro, già previsto dalla riforma fiscale 2024 e finanziato tramite i fondi europei per la Politica di Coesione. Oltre
380.000 imprese potrebbero beneficiare di questi sgravi fiscali, in particolare quelle nel Mezzogiorno.
Il Superbonus Lavoro spetta a tutte le aziende che assumono nuovo personale tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, con un’attenzione particolare ai giovani under 36, disoccupati, lavoratori svantaggiati e percettori di Assegno di Inclusione. Gli incentivi fiscali verranno erogati sotto forma di deduzioni maggiorate per determinate categorie di nuovi assunti, ovvero:
- il 120 per cento per le assunzioni a tempo indeterminato;
- il 130 per cento per chi assume lavoratori “svantaggiati”, ovvero persone con disabilità; donne con almeno due figli minorenni a carico o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; donne vittime di violenza; giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile; lavoratori provenienti da regioni con un PIL inferiore alla media e gli ex beneficiari del Reddito di Cittadinanza sprovvisti dei requisiti dell’Assegno di Inclusione (DL n. 216/2023).
Il Decreto primo maggio viene incontro alle aziende anche con il Bonus ZES, destinato ai datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale a tempo indeterminato nelle regioni della Zona Economica Speciale, specificamente nel Mezzogiorno. Il vantaggio contributivo è concesso esclusivamente ai datori di lavoro privati che hanno fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione e che reclutano lavoratori di almeno 35 anni di età, senza occupazione retribuita regolare per almeno 24 mesi. Questo beneficio prevede l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali.
Inoltre, per favorire gli investimenti, in particolar modo al Sud, il Governo ha attivato i mini contratti di sviluppo, uno strumento che si affianca ai contratti di sviluppo con lo scopo di sostenere gli investimenti produttivi di dimensioni medie, compresi tra 5 e 20 milioni di euro. Ad usufruirne saranno le PMI che operano principalmente nelle tecnologie critiche indicate nel documento UE “Strumento per la transizione economica e sociale sostenibile”, e che operano nelle regioni del Mezzogiorno.
Infine, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per risollevare le grandi imprese in crisi, ha istituito un fondo ad hoc con l’obiettivo di riconvertire e riqualificare il personale rimasto senza posto di lavoro.
Decreto primo maggio 2024: rafforzato l’autoimpiego e la formazione
In occasione del Decreto primo maggio 2024 Governo ha varato un pacchetto di iniziative mirate a promuovere la formazione della forza lavoro e l’autoimpiego, con particolare attenzione ai giovani e alle regioni del sud del Paese. Queste misure, incentrate sulle sfide ambientali e digitali, mirano a sostenere la crescita economica sostenibile, offrendo opportunità di sviluppo professionale e imprenditoriale in settori green e digitali. L’obiettivo è quello di creare un ambiente favorevole all’innovazione e all’occupazione, incoraggiando la creazione di nuove imprese e la formazione di una forza lavoro altamente qualificata, pronta a fronteggiare le sfide del futuro. Vediamo tutte le iniziative in tal senso:
- Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro-Nord Italia: le due misure, distinte e complementari, coinvolgono i giovani under 35, da almeno un anno senza impiego, persone socialmente vulnerabili, inattivi e donne inoccupate. Queste categorie potranno usufruire di servizi di formazione e tutoraggio per sviluppare le proprie competenze, oltre ad usufruire di incentivi finanziari.
- Incentivi autoimpiego Green e Digital: per favorire la transizione digitale in questi settori strategici, i giovani disoccupati, inattivi o inoccupati sotto i 35 anni che avviano un’attività imprenditoriale entro il 31 dicembre 2025 possono richiedere l’esenzione totale dai contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per un periodo massimo di tre anni, fino al 31 dicembre 2028. Inoltre, queste categorie possono essere ulteriormente agevolati con un contributo INPS fino a 500 euro mensili per la durata massima di 3 anni.
- Bonus donne 2024: per promuovere le pari opportunità nel mondo del lavoro, con particolare attenzione al Mezzogiorno, è stato attivato un incentivo in favore delle imprese private che assumono donne svantaggiate, che possono ottenere l’esenzione totale dai contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, fino a 650 euro al mese, per un periodo massimo di 24 mesi. Questo vantaggio si estende a donne di tutte le età che sono rimaste disoccupate per almeno 6 o 24 mesi, a seconda della loro residenza.
- Nuovo Bonus giovani 2024: l’occupazione giovanile stabile è il focus di questo incentivo rivolto alle imprese private. Le aziende che assumono lavoratori non dirigenti con contratto a tempo indeterminato o che trasformano contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato possono godere di un’esenzione totale dai contributi previdenziali, fino a 500 euro al mese, per un periodo massimo di 24 mesi.
Decreto primo maggio: bonus da 100 euro per i lavoratori a basso reddito
Per venire incontro alle fasce medio-basse il Governo ha confermato un bonus da 100 euro destinato ai lavoratori con un reddito da lavoro dipendente non superiore a 28mila euro e la presenza di coniuge e/o almeno un figlio a carico. L’incentivo sarà erogato nella busta paga di gennaio 2025 per problemi di copertura finanziaria, e non a dicembre come si pensava inizialmente. Il Bonus Befana, come è stato ribattezzato per via di questo slittamento, per ora è stato confermato soltanto per la tredicesima di quest’anno, e potrebbe richiedere un ulteriore finanziamento per i prossimi anni.