Content creator: chi è e cosa fa un creatore di contenuti

Parole, immagini e video sono i contenuti principali che le aziende sfruttano per promuovere il loro marchio e raggiungere il loro pubblico. I content creator giocano un ruolo fondamentale all’interno dell’ecosistema digitale contemporaneo, poiché sono responsabili della creazione di materiali capaci di catturare l’attenzione e coinvolgere i consumatori attraverso una narrativa coinvolgente sia scritta che visiva. La loro capacità di comunicare in modo efficace attraverso diversi formati è essenziale per il successo delle strategie di marketing e branding delle aziende nell’era digitale.

La professione di content creator è proliferata sulla scia di un’impennata senza precedenti della domanda di informazioni. Non solo la persona media trascorre circa 6,5 ​​ore al giorno online, ma il numero di utenti dei social continua a crescere costantemente, tanto da aver raggiunto i 5 miliardi di persone, oltre il 60% della popolazione mondiale. 

È essenziale, tuttavia, non equiparare i content creator esclusivamente agli influencer dei social media. Il termine creatore di contenuti è ampio e copre settori molto eterogenei, social compresi, ma non solo come vedremo.  

Diamo un’occhiata a cosa significa essere un content creator, approfondendo i settori di specializzazione e le competenze necessarie per svolgere questo lavoro.

Content creator: significato di una professione in ascesa

I creatori di contenuti sono professionisti che utilizzano la scrittura, il design grafico, la narrazione visiva o una combinazione di queste discipline per rendere qualsiasi argomento riconoscibile e interessante per il consumatore o il pubblico. 

La tipologia di contenuto può essere molto variegata, tanto da includere articoli; post sui social media; video (come TikTok, video di YouTube o live streaming); audio (come nel caso dei podcast); grafiche; fotografie; newsletter; ebook e molto altro. Questo elenco è lungo, ma non esaustivo. I contenuti sono in continua evoluzione insieme al panorama di Internet. Quando un nuovo formato diventa popolare, l’elenco continua ad arricchirsi creando nuove opportunità per i creatori di contenuti in erba.

Le aziende, per promuovere prodotti e servizi online, ricorrono spesso a questi professionisti, che fanno parte stabilmente dei dipartimenti di marketing oppure vengono assunti come creatori di contenuti freelance per scrivere e produrre media in base alle loro esigenze. Di conseguenza, un creatore di contenuti può lavorare come parte di un team o da solo per realizzare del materiale in uno o più di questi formati.

Il ruolo di un creatore di contenuti è sia creativo che analitico, poiché sfrutta a proprio vantaggio i trend e le abitudini dei consumatori o del pubblico per creare media che li aiutino a connettersi al marchio.

Che cosa fa il content creator?

Quando visiti un sito web o navighi su una pagina social, hai una perfetta dimostrazione del lavoro di un content creator. I creatori di contenuti utilizzano strumenti digitali per generare materiali che forniscono informazioni e connessioni emotive per il consumatore. Un creatore di contenuti può produrre contenuti per:

  • Blog
  • Post sui social media
  • Siti web
  • Articoli
  • E-mail
  • Newsletter
  • Materiali promozionali (sia digitali che cartacei)
  • eBook
  • Video
  • Grafiche e infografiche

Dopo aver prodotto contenuti, un creator condivide il proprio lavoro online pubblicandolo su un sito Web o una pagina di social media. Se i loro contenuti sono destinati al marketing aziendale, potrebbero dover analizzare l’efficacia del lavoro utilizzando strumenti digitali che monitorano quanti utenti hanno visualizzato, condiviso, apprezzato o interagito in altro modo con il contenuto. Un contenuto di successo deve coinvolgere il pubblico e un creatore di contenuti deve sapere quali contenuti coinvolgono di più e perché.

Che differenza c’è tra content creator e influencer?

Sappiamo che starai pensando: “Ma content creator non è solo un nuovo termine per indicare gli influencer?”

Specifichiamo che si tratta di un malinteso comune, visto che molte persone nel marketing e nella pubblicità usano le definizioni di content creator ed ‘influencer in modo intercambiabile. C’è da dire che le due figure non si escludono a vicenda, ma quando si tratta di definire la differenza, è soprattutto una questione di obiettivi

Entrambi sono accomunati dall’intento di creare contenuti con un focus sull’intrattenimento, la divulgazione oppure entrambi ma, sebbene molti content creator possano avere una certa influenza online, non sempre pubblicano con il preciso intento di orientare una decisione di acquisto. Ad esempio, un creator focalizzato sullo stile di vita vegano potrebbe limitarsi a pubblicare ricette originali e idee sostitutive per sensibilizzare quante più persone sull’argomento. Un influencer vegano, d’altro canto, potrebbe essere più propenso a condividere contenuti sponsorizzati da brand vegani.

Di conseguenza, il rapporto degli influencer con il proprio pubblico di riferimento è più stretto e maggiormente incentrato su una relazione di fiducia, necessaria affinché vengano percepiti come “opinion leader” e possano influenzare le decisioni di acquisto in merito ai prodotti e ai servizi sponsorizzati. Anche loro si concentrano su contenuti di qualità, che devono però essere avvincenti e in grado di suscitare emozioni o reazioni nel pubblico, il quale viene così influenzato dalle loro idee, opinioni e comunicazioni.

Diventare content creator: le tipologie principali di creatori di contenuti

Poiché il termine content creator copre così tanti settori diversi, di seguito approfondiamo nel dettaglio alcune delle tipologie di creatori di contenuti digitali più popolari.

Influencer

Piattaforme più popolari: Instagram, Facebook, TikTok, YouTube

Gli influencer costruiscono un marchio personale per attirare follower e orientare le loro opinioni, comportamenti e decisioni di acquisto. Sebbene gli influencer si specializzano in ogni nicchia, dalla scienza e tecnologia alla salute e al fitness, la loro capacità di influenzare e interagire con i follower è una caratteristica distintiva.

Gli influencer di maggior successo tendono ad essere individui che hanno già raggiunto la fama in un altro campo e la convertono in follower sui social media. Cristiano Ronaldo, ad esempio, ha conquistato il più grande seguito su Instagram grazie ai suoi successi sul campo di calcio. Tuttavia, alcuni influencer sono diventati famosi esclusivamente grazie alla loro personalità su Internet: l’esempio migliore è rappresentato da Khabane “Khaby” Lame, un ex operaio che ha trovato il successo grazie alle parodie di lifehack su TikTok.

Web editor

Piattaforme più popolari: WordPress, Medium, Substack

Gli autori di contenuti producono contenuti basati su un formato testuale, che può includere post di blog, newsletter, ebook, script video e altro ancora.

Il lavoro di uno scrittore di contenuti inizia approfondendo l’argomento che tratteranno, per poi includere lo studio del target di riferimento e del relativo tone of voice. 

Questi content creator possono creare molti formati di contenuto diversi, ma possono anche specializzarsi. I più diffusi sono i blogger, che pubblicano regolarmente post sui blog per informare, intrattenere e coinvolgere il proprio pubblico o quello dell’azienda per la quale lavorano. Ci sono milioni di blog online oggi, e si ritiene che solo WordPress ospiti circa 60 milioni di blog unici.

Alcune stime suggeriscono che il numero di blog sia molto più alto, pari a 600 milioni, ma ciò dipende da come definiamo i blog. Ad esempio, se includiamo il microblogging nel mix e contiamo gli oltre 500 milioni di account di Tumblr. 

Vlogger

Piattaforme più popolari: YouTube, TikTok, Instagram

I vlogger, termine nato dalla combinazione di “video” e “blogger”, tendono a produrre contenuti video per reti di social media e siti di hosting di video.

I vlogger producono contenuti di breve e lunga durata che coprono molti argomenti, dallo stile di vita alla salute e al fitness. Su TikTok,l’hashtag #dailyvlog ha superato i 38 miliardi di visualizzazioni e continua a salire.

Podcaster

Piattaforme più popolari: YouTube, Spotify, Apple Podcast

Il podcasting è una piattaforma versatile per lo storytelling e la condivisione delle conoscenze ed è cresciuto in popolarità grazie alla sua versatilità in qualità di attività supplementare. Le persone ascoltano i podcast mentre sono in viaggio, fanno attività fisica e lavorano più o meno nello stesso modo in cui ascoltano la musica.

Quanto guadagna un content creator?

Facendo una media, un content creator può guadagnare circa 1.300/1.600 euro al mese come dipendente, ma queste cifre possono salire lavorando come un freelance. Nel caso dei creator indipendenti, le entrate possono essere influenzate da diversi fattori, ovvero: 

  • Entrate pubblicitarie: i creator possono monetizzare anche attraverso le sponsorizzazioni del loro sito web e dalle piattaforme di hosting di contenuti come YouTube. Possono pubblicare annunci display sul proprio sito, app e newsletter, annunci nativi su piattaforme di social media, annunci video su piattaforme come YouTube o Twitch e annunci audio durante i podcast o tra i brani.
  • Sponsorizzazioni/partnership con marchi: i brand possono pagare i creatori di contenuti per promuovere un prodotto o un servizio per il pubblico di riferimento. È il caso delle sponsorizzazioni sui propri canali, delle recensioni di prodotti, di guest post, eventi, webinar e workshop.
  • Marketing di affiliazione: i content creator possono integrare link di affiliazione o codici promozionali sull’acquisto di un prodotto del brand per guadagnare una piccola commissione dalle vendite associate.  
  • Merchandise: la vendita di abbigliamento, accessori, libri, eBook o corsi, è un’altra fonte di reddito popolare che può aiutare a costruire allo stesso tempo la fedeltà al marchio.
  • Abbonamenti: piattaforme come Patreon consentono ai creatori di contenuti di offrire contenuti esclusivi ai membri del pubblico disposti a pagare una tariffa mensile.
  • Conferenze e consulenze: i creatori di contenuti esperti nel loro campo possono arrotondare le entrate anche attraverso convegni pubblici, organizzando workshop online o consigliando un’azienda in una particolare area.

Quali competenze servono per diventare content creator?

Il set di competenze di un creatore di contenuti dipende in larga misura dalla nicchia in cui opera e dunque dal formato del contenuto stesso. Ad esempio, i vlogger lifestyle necessitano di competenze di ripresa e editing video che i blogger lifestyle non hanno.

Ecco alcune delle competenze di cui i content creator devono padroneggiare per raggiungere il successo:

Creatività: generare idee coinvolgenti ed originali tali da catturare istantaneamente l’attenzione di pubblico è la chiave per rimanere rilevanti.

Scrittura: questa è un’abilità essenziale per i contenuti testuali e la creazione di video, visto che una solida sceneggiatura costituisce la spina dorsale di un video emozionante.

Design: le competenze base di grafica sono essenziali per realizzare contenuti video efficaci e possono servire nel creare infografiche per articoli e stories. 

Produzione video: i vlogger devono girare e postprodurre video, lavorare con luci e suoni e modificare il prodotto finale.

Ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO): la SEO è essenziale per migliorare la visibilità dei contenuti sui motori di ricerca e comprendere gli interessi del pubblico.

Social media marketing: i creator devono sapere come promuovere e pianificare i contenuti sui social media, analizzando gli analytics per capire come migliorare. 

Branding e narrazione: le persone amano le storie e i creatori di contenuti che imparano a raccontare storie memorabili avranno più facilità a connettersi con il loro pubblico.

Tuttavia, i creatori di contenuti possono assumere ulteriori responsabilità. Ad esempio, devono tenersi aggiornati sui trend, coinvolgere i propri seguaci, rispondere ai commenti e ai messaggi, e monitorare le metriche. In molti casi, i creatori di contenuti sono anche imprenditori. Di conseguenza, devono gestire l’azienda, acquisire e comunicare con i clienti.