Dalla laurea all’abilitazione: guida per aspiranti notai

Se hai completato con successo il tuo percorso di laurea in Giurisprudenza, potresti essere attratto dall’idea di intraprendere la carriera di notaio. Tuttavia, diventare un notaio non è un traguardo facile da raggiungere, richiede un percorso formativo lungo e impegnativo, anche dal punto di vista finanziario. Questo perché, il mestiere che svolge, è di grande importanza e responsabilità, dovendo certificare atti legali e garantire la legalità e l’integrità dei documenti sottoscritti. 

Scopriamo tutti i passaggi obbligati per diventare un notaio, dall’iscrizione a Giurisprudenza fino al superamento del Concorso pubblico. 

Come si diventa notaio: dall’università all’Esame di Stato

Il primo requisito imprescindibile per intraprendere la carriera di notaio è il possesso di una laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, che può essere conseguita anche attraverso percorsi online, oppure una laurea triennale in Giurisprudenza seguita da un biennio di laurea magistrale.

Durante il periodo di studi universitari, o dopo aver ottenuto la laurea in giurisprudenza, è necessario svolgere un periodo di pratica notarile della durata di 18 mesi. I requisiti essenziali per accedere a questa fase pratica includono il possesso di una laurea in giurisprudenza da un’Università italiana o straniera con un titolo equivalente riconosciuto, nonché la cittadinanza italiana o di uno degli Stati dell’Unione Europea.

Per ottenere l’opportunità di avviare il periodo di pratica notarile, ci sono due vie possibili: è possibile cercare direttamente un’opportunità presso uno studio notarile o richiedere al Consiglio Notarile locale la designazione di un notaio disponibile. In seguito, si procede con l‘iscrizione nel registro dei praticanti, che è gestito dal Consiglio Nazionale locale. Durante il periodo di pratica, ogni due mesi, il praticante deve presentare al Consiglio un certificato che attesti il progresso della sua formazione. È importante sottolineare che i 18 mesi di pratica devono essere completati entro un periodo massimo di 30 mesi a partire dall’iscrizione.

Una volta terminato il periodo di praticantato con successo, è necessario presentare al Consiglio Notarile il certificato di compiuta pratica. È utile notare che possono accedere all’esame di Stato per diventare notaio anche i funzionari dell’ordine giudiziario e gli avvocati che abbiano esercitato la professione per almeno un anno. In questo caso, il periodo di pratica notarile può essere abbreviato a 8 mesi.

Una volta concluso il periodo di praticantato e soddisfatti tutti i requisiti, è possibile finalmente iscriversi al concorso notarile indetto dal Ministero della Giustizia per intraprendere la professione di notaio.

Funzionamento del concorso per diventare notaio

Il concorso notarile viene regolarmente indetto dal Ministero della Giustizia, di solito con cadenza annuale, ed è pubblicato sia sul portale web istituzionale sia sulla Gazzetta Ufficiale. Questo concorso è di carattere unico e nazionale e si tiene esclusivamente a Roma. Il suo scopo principale è l’assegnazione di un numero prestabilito di sedi notarili.

Per quanto riguarda i requisiti di accesso al concorso notarile, possono parteciparvi i cittadini italiani o di altri Stati dell’Unione Europea che non abbiano precedenti condanne penali, abbiano conseguito una laurea in Giurisprudenza e completato il praticantato, iscrivendosi all’Albo dei praticanti.

Inizialmente, era previsto un limite di età di 50 anni per partecipare al concorso, come stabilito anche nell’ultima procedura concorsuale del 3 dicembre 2019. Tuttavia, una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 3 giugno 2021 ha dichiarato questo limite in contrasto con le leggi comunitarie, portando il Ministero della Giustizia a riaprire i termini del bando.

Superare l’esame da notaio richiede una preparazione specifica e approfondita, con prove scritte e orali molto complesse. Le prove scritte comprendono tre prove teoriche e pratiche incentrate sulla redazione di atti, come testamenti, atti di diritto civile e atti di diritto commerciale. L’esame orale copre diverse materie, tra cui diritto civile, commerciale, volontaria giurisdizione, disposizioni sull’ordinamento notarile e archivi notarili, oltre a disposizioni relative alle imposte indirette. Secondo le regole di base del concorso notarile, è consentito partecipare alla selezione fino a un massimo di cinque volte

Una volta vinto il concorso e assegnata una sede, il neo-notaio è tenuto ad aprire un ufficio entro 3 mesi e prestare giuramento presso il Tribunale della sua sede di lavoro. A questo punto, riceve il sigillo notarile, che segna con la sua firma presso il proprio Consiglio Notarile, diventando così ufficialmente un notaio. È importante sottolineare che diventare notaio significa diventare un pubblico ufficiale, anche se svolge la sua attività in regime di libertà professionale.

Quanti anni ci vogliono per fare il notaio?

Rispondere alla domanda “quanto tempo ci vuole per diventare notaio” non è semplice, né è possibile fornire una risposta universale che valga per tutti. Il periodo richiesto per completare il percorso formativo e superare il concorso è estremamente variabile e dipende da diversi fattori, tra cui le capacità dell’aspirante notaio, il suo impegno e una serie di altri elementi che possono essere influenzati dalla sua volontà personale.

Innanzitutto, è necessario ottenere una laurea in giurisprudenza, per una durata totale di 5 anni. Al termine di questo percorso, si otterrà il titolo di studio richiesto per entrare nella professione notarile. 

Oltre ai 5 anni di istruzione universitaria, è importante considerare anche il periodo di praticantato di 18 mesi, con la possibilità di anticipare di 6 mesi questa fase già nell’ultimo anno di università. A questo punto, abbiamo già superato i 6 anni di formazione, a meno che non ci siano ritardi, bocciature o situazioni di fuori corso.

Un ulteriore fattore temporale da tenere in considerazione riguarda il concorso per diventare notaio, che viene bandito una volta all’anno. In caso di non superamento delle prove, ciò comporta un ritardo di un altro anno prima di poter effettuare un nuovo tentativo.

Come diventare notaio senza laurea 

Diventare notaio è un obiettivo ambizioso per coloro che aspirano a intraprendere una carriera nel campo giuridico e notarile. Tuttavia, è importante sottolineare fin da subito che non esiste una via per diventare notaio senza conseguire una laurea in giurisprudenza. La professione notarile è strettamente regolamentata dalla legge e richiede un iter formativo specifico che non può essere bypassato.

La ragione principale per cui diventare notaio senza laurea è impossibile è che la legge prevede determinati requisiti di istruzione e formazione per accedere a questa professione. La laurea in giurisprudenza è il punto di partenza essenziale per intraprendere il percorso per diventare notaio, seguita dal tirocinio obbligatorio e dal superamento dell’Esame di Stato. 

È comunque possibile conseguire una laurea online per soddisfare questo requisito, ma è importante sottolineare che la qualità e la validità di tali lauree devono essere attentamente considerate. Tuttavia, anche con una laurea online, non si può evitare il duro lavoro e la dedizione richiesti per diventare notaio. 

Quanto è difficile fare il notaio?

Il percorso per diventare notaio è notoriamente impegnativo e selettivo, e solo i più meritevoli e preparati riescono a superare il concorso e ad accedere alla professione notarile. Basti pensare che solo 1 candidato su 20 riesce a superare il concorso notarile, visto che la percentuale di ammessi non supera mai il 6/7%.

In fase di concorso vengono resi disponibili solitamente da 100 a 300 posti, un numero sorprendentemente basso se lo compariamo con gli altri concorsi pubblici. In media, si registrano circa 5.000 candidati partecipanti, a fronte dei 10.000 concorrenti per il concorso in magistratura o delle decine di migliaia di partecipanti in altri concorsi pubblici di minor rilevanza.

La difficoltà nel superare il concorso per diventare notaio è dovuta a tre fattori principali:

  • preparazione specialistica in diritto civile e commerciale. Nel concorso notarile, è richiesta una preparazione approfondita e dettagliata in diritto civile e commerciale, che è senza paragoni rispetto ad altri concorsi pubblici. La conoscenza di queste materie deve raggiungere un livello quasi monografico. Inoltre, i candidati devono avere una conoscenza di base in diritto urbanistico, tributario e legislazione notarile.
  • Difficoltà delle prove scritte. Le tre prove scritte del concorso notarile sono estremamente impegnative. I candidati hanno a disposizione otto ore per svolgere la prova scritta, lo stesso lasso di tempo previsto per il concorso in magistratura e l’esame per l’avvocatura. Durante questo tempo, non solo devono affrontare argomenti teorici, ma devono anche redigere un atto notarile, spesso di notevole complessità. 
  • Investimento di tempo e denaro. Prepararsi per il concorso notarile richiede un notevole impegno di tempo e risorse finanziarie. Un candidato medio deve dedicare almeno tre anni a uno studio intensivo e sostenere spese significative per l’acquisto di libri di testo e, potenzialmente, per frequentare corsi specializzati. 

Infatti, per riuscire a superare il concorso per diventare notaio, ci si può iscrivere presso una delle numerose scuole notarili ufficialmente riconosciute dal Consiglio Nazionale del Notariato, che sono distribuite su tutto il territorio nazionale. È importante sottolineare che la frequentazione di una di queste scuole è un’opzione, non un obbligo. Tuttavia, è innegabile che la partecipazione a uno di questi istituti possa risultare vantaggiosa nel processo di preparazione al concorso. I costi dei corsi per diventare notaio difficilmente scendono al di sotto dei 2.000 euro. In generale, l’aspirante notaio deve considerare l’investimento finanziario come parte integrante del processo di preparazione per il concorso.