Operaio generico: cosa fa e quanto guadagna

Sicuramente ti sarà capitato almeno una volta di leggere tra gli annunci di lavoro “cercasi operaio generico a Torino” e magari ti sarai chiesto cosa significa essere un operaio generico. 

Per sciogliere i diversi dubbi che circondano questa figura, in questo articolo approfondiamo il ruolo dell’operaio generico: cosa fa, chi è e qual è il suo stipendio in base al Contratto Collettivo Nazionale.

Il significato del ruolo “operaio generico”

Il termine “operaio generico” non deve essere inteso come un tentativo di sminuire l’operato di un lavoratore. Partiamo col dire che esistono operai di categoria A e B, ma semplicemente si ricorre a delle classificazioni per chiarire l’inquadramento contrattuale e le specializzazioni di ciascun professionista. 

L’operaio generico è un lavoratore che non possiede una particolare preparazione professionale e che di solito svolge mansioni manuali che non richiedono una formazione specifica. In sostanza, chi non ha maturato esperienze pregresse nel settore, può facilmente trovare un’opportunità di lavoro in questo ruolo. 

L’operaio generico può essere impiegato in diversi settori e comparti, come l’edilizia, la meccanica, la produzione e la logistica, e può essere assegnato a mansioni che variano dalla produzione alla manutenzione, dall’assemblaggio alle operazioni di carico e scarico. A prescindere dal settore di appartenenza, l’operaio generico ha un ruolo specifico e pratico all’interno della fabbrica e può essere coinvolto in diverse fasi del processo produttivo, sotto la supervisione di altre figure come caporeparto o responsabili di produzione.

Può sembrare piuttosto vaga come definizione, non trovi? Per semplificare, possiamo dire che l’operaio generico è un lavoratore che non ha una formazione specifica e che svolge mansioni manuali che non richiedono competenze tecniche o conoscenze specialistiche. Adesso scendiamo più nel dettaglio.

Quali sono le mansioni di un operaio generico?

Ma cosa fa un operaio generico in pratica? Come abbiamo detto, i ruoli che può ricoprire un operaio generico sono molteplici e variano a seconda del settore e del comparto in cui è impiegato.

In particolare, l’operaio generico può essere impiegato in attività come la movimentazione manuale dei materiali, il carico e lo scarico di macchine e attrezzature, la pulizia e la manutenzione ordinaria degli ambienti di lavoro, l’esecuzione di piccole riparazioni, l’utilizzo di attrezzature semplici, il monitoraggio e il controllo degli strumenti di lavoro, la verifica della qualità del prodotto o del servizio.

Come si può evincere dall’elenco, tutte queste professioni hanno in comune l’essere estremamente pratiche e legate al lavoro manuale. In generale, un operaio generico è una figura professionale molto richiesta per le sue competenze manuali e la sua flessibilità nell’adattarsi a diverse mansioni.

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Come diventare operaio generico: i requisiti necessari

Per svolgere questo ruolo, solitamente non è richiesta una formazione specifica, in quanto il lavoratore acquisisce le basi del mestiere formandosi sul campo. Tuttavia, nel curriculum di un operaio generico non possono mancare determinate qualità e competenze come quelle tecniche, relazionali e strategiche.

Competenze tecniche dell’operaio generico

  • essere in grado di utilizzare i materiali all’interno dell’azienda;
  • conoscere i macchinari presenti in azienda;
  • saper utilizzare gli utensili;
  • saper mettere in pratica tutte le procedure e le tecniche previste dal proprio ruolo;
  • conoscere le fasi di produzione.

 Competenze relazionali

  • essere in grado di comunicare e lavorare in team;
  • avere buone capacità di ascolto; 
  • essere propensi allo scambio di consigli e di aiuti.

Chi lavora nella metalmeccanica, nell’edilizia o in altri settori produttivi, inizia come operaio generico per poi specializzarsi in una mansione specifica, come ad esempio saldatore, tornitore o meccanico, diventando così un operaio specializzato con responsabilità e remunerazione maggiori.

Qual è la differenza tra operaio generico e operaio specializzato?

Essere contrattualizzati come operaio specializzato rispetto ad operaio generico può comportare significativi cambiamenti sotto diversi aspetti. Tra questi si possono menzionare stipendi più alti, mansioni più specializzate, ruoli e responsabilità maggiori, ma anche maggiori opportunità di carriera e di crescita professionale all’interno dell’azienda.

Per comprendere a fondo questa differenza iniziamo col delineare la figura dell’operaio qualificato, un lavoratore subordinato che svolge mansioni prevalentemente manuali, ma che richiedono conoscenze tecniche specifiche, che gli permettono di svolgere mansioni più complesse rispetto a quelle richieste ad un operaio generico. 

I requisiti per diventare un operaio qualificato variano in base al settore e al comparto di lavoro, nonché al livello di inquadramento. In generale, l’operaio specializzato deve avere conoscenze nell’utilizzo dei macchinari specifici del proprio lavoro, conoscere le fasi di lavorazione, e saper utilizzare tecniche di intervento per la trasformazione e il finissaggio dei prodotti. Queste competenze sono acquisite attraverso una formazione specifica, come un diploma in indirizzo tecnico o corsi di formazione professionale.

Oltre al diverso livello di formazione, un’altra importante differenza è determinata dagli sbocchi professionali. Gli operai qualificati e specializzati sono molto richiesti dalle aziende e, per questo, hanno un notevole potere contrattuale rispetto all’operaio generico. Questo ha un impatto anche a livello di inquadramento contrattuale ed economico. Un operaio specializzato può avere la possibilità di diventare caporeparto, capocantiere o responsabile di un settore della produzione all’interno di un’azienda di medie dimensioni. 

L’operaio qualificato è una figura versatile e molto importante soprattutto nelle piccole imprese, in grado di svolgere mansioni tipiche di profili diversi. Sotto la supervisione del capo reparto, lavora in squadra per garantire che i risultati attesi dai singoli reparti vengano raggiunti. La sua versatilità e polifunzionalità sono caratteristiche fondamentali per le piccole imprese per garantire il raggiungimento degli obiettivi di produzione.

Quanto guadagna un operaio generico?

Lo stipendio medio di un operaio generico si attesta intorno ai 14.000 euro lordi all’anno. Tuttavia, gli stipendi possono variare in base al livello di esperienza e al settore in cui si lavora. 

In particolare, gli operai generici all’inizio della carriera percepiscono in media uno stipendio di circa 12.000 euro lordi all’anno, che può aumentare fino a 18.000 euro circa per gli operai generici con maggiore anzianità lavorativa. È importante notare che questi dati sono solo indicativi e possono variare in base a molteplici fattori, come la regione, la dimensione dell’azienda e il settore.

Gli operai generici vengono assunti con diversi contratti collettivi nazionali (CCNL) a seconda del settore e dell’ambito lavorativo in cui operano, che fissano nero su bianco gli stipendi minimi percepibili dalla categoria. Entrando nel dettaglio, lo stipendio mensile medio di un operaio generico varia a seconda del settore di lavoro, del Contratto Collettivo Nazionale (CCNL) applicato e del livello di inquadramento dell’operaio. 

A questo punto, cifre alla mano, prendiamo in considerazione le Tabelle retributive CCNL Commercio:

  • stipendio operaio generico 1° livello: 1.708,49 euro
  • stipendio operaio generico 2° livello: 1.477,83 euro
  • stipendio operaio generico 3° livello: 1.263,14 euro
  • stipendio operaio generico 4° livello: 1.092,46 euro
  • stipendio operaio generico 5° livello: 987,00 euro
  • stipendio operaio generico 6° livello: 886,13 euro
  • stipendio operaio generico 7° livello: 758,64 euro

La retribuzione annua lorda (RAL) indicata nelle tabelle retributive dei diversi livelli del CCNL Commercio rappresenta il salario annuo lordo, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del lavoratore, che costituisce l’imponibile fiscale per la tassazione IRPEF. 

Questo parametro viene utilizzato per calcolare la busta paga mensile, che può variare in base a fattori come il contratto di apprendistato, il part-time o il full-time. È importante notare che la RAL rappresenta solo una parte del calcolo del salario e che possono essere applicati ulteriori elementi retributivi.

Secondo quanto previsto dal CCNL, un lavoratore promosso a un livello superiore ha diritto alla retribuzione contrattuale del nuovo livello. Tuttavia, se già percepisce una retribuzione superiore al minimo tabellare del nuovo livello, ha diritto a mantenere la relativa eccedenza come assegno “ad personam” avente lo stesso titolo e caratteristiche originarie, senza che questo possa essere assorbito dagli scatti di anzianità e dall’indennità di contingenza. 

Come hai visto, le opportunità di lavoro per gli operai generici sono molteplici, e variano in base al settore e alle esigenze delle aziende. In questo senso, è importante affidarsi a una piattaforma in grado di offrire una vasta gamma di opportunità di lavoro per gli operai generici. È per questo che in.HR è una risorsa preziosa per gli operai generici alla ricerca di una nuova esperienza lavorativa. Non esitare a iscriverti sul nostro sito per avere la possibilità di candidarti per le offerte di lavoro come operaio edile.