Ghosting: un trend in crescita anche nel mondo del lavoro

Il ghosting è un fenomeno sempre più presente a livello sociale. Nasce principalmente nel contesto della relazione, quando, cioè, una persona smette di rispondere a telefonate o messaggi, scomparendo, di fatto, come un “fantasma”. 

Il Ghosting nel mondo del lavoro

Negli ultimi tempi, il fenomeno si è esteso anche nell’ambito lavorativo, e, probabilmente complice la pandemia, si configura come un trend in continua crescita

Uno studio di Indeed, noto portale per la ricerca di lavoro, che ha visto la partecipazione di 500 candidati e 500 recruiter, ha evidenziato come il 28% dei candidati abbia fatto ghosting.  Atteggiamento diffuso e confermato da circa il 76% dei datori di lavoro che affermano di aver subito  ghosting da parte di potenziali candidati. 

A chi non è capitato, dunque, almeno una volta di essere “ghostato”? E’ un’esperienza di certo non piacevole e alle volte può risultare sgradevole e demotivante. 

Il candidato ci sembra perfetto per ricoprire quella posizione. Al telefono o di persona ci è  sembrato veramente in gamba, educato e cortese. Succede, però, che non si presenta a colloquio, non  avvisa e non risponde a messaggi o telefonate. Addirittura, si sono verificati casi in cui il candidato non si è presentato il primo giorno di lavoro. 

Dal lato del recruiter, può capitare di non riuscire a dare un feedback tempestivo, in primo luogo  perché il processo di selezione di fatto non si è ancora concluso o perché, sommersi da tante candidature, spesso non si riesce a ritagliarsi del tempo per fornire un riscontro. Tale situazione, però,  influisce inevitabilmente sull’employer branding, ovvero l’insieme di attributi e qualità che rendono  attrattiva un’azienda agli occhi dei candidati. 

Come evitare il fenomeno del ghosting?

Dal lato del candidato, se una posizione lavorativa non ci interessa o abbiamo avuto dei ripensamenti a seguito del primo colloquio, basta semplicemente chiarire il proprio punto di vista e declinare gentilmente l’offerta.

Dal lato del selezionatore o dell’azienda, se una risorsa non soddisfa i requisiti richiesti per una serie di motivazioni, è sempre opportuno fornire un riscontro. Ciò non solo denota serietà e interesse, ma riflette un’immagine di  chiarezza e trasparenza che, sebbene il rapporto, in questo caso professionale, per un motivo o per un  altro, non abbia avuto modo di realizzarsi, viene comunque ricordato come un episodio costruttivo e positivo, a prescindere dall’esito.

Autore: Rossella Legittimo, Job Manager dell’Hub Bari

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