Quando si legge una busta paga non sempre si riesce a comprendere con precisione quanto è scritto, a parte la retribuzione netta. Imponibile Irpef, paga base, rata addizionale, contingenza hanno l’aria di essere voci tutt’altro che intelligibili. Molti lavoratori si limitano ad incassare lo stipendio senza controllare tutte le voci in busta paga, che sono invece fondamentali per capire la situazione fiscale, previdenziale, le ferie che spettano e molto altro. Per questa ragione abbiamo deciso di preparare una lista contenente tutte le chiarificazioni delle diciture più rilevanti.
Cos’è e a cosa serve la busta paga
È indispensabile in questa sede iniziare dall’ABC: la busta paga è il documento che l’azienda è obbligata ad emettere e che accoglie tutte le indicazioni che vanno a caratterizzare la retribuzione di un lavoratore dipendente o parasubordinato.
Le informazioni che sono incluse all’interno della busta paga devono riferirsi alle ritenute fiscali, alla retribuzione netta, alla retribuzione lorda, al TFR maturato, alle tasse pagate, alle ritenute previdenziali, alle ferie e ai permessi che spettano al lavoratore.
Come leggere una busta paga
Arrivati a questo punto diventa fondamentale ora cercare di comprendere come deve essere letta in modo adeguato la busta paga. È suddivisa in sezioni: la parte dove vengono citate le informazioni di un comune cedolino paga ed i dati anagrafici, invece nella sezione centrale è possibile trovare le somme in denaro e le trattenute. In basso si trova una sezione integrativa che comprende altre informazioni, che possono essere i giorni di presenza e di assenza del lavoratore, i giorni di malattia e/o ferie, turni notturni e le ore di straordinario.
La parte superiore della busta paga
Come sopraccennato, in questa sezione sono racchiuse le informazioni della parte anagrafica. Sono riportati i dati del datore di lavoro con corrispondente posizione INAIL, INPS ed i dati anagrafici del collaboratore, incluso il numero di matricola, il codice fiscale, la data di nascita e la data di assunzione.
La parte centrale della busta paga
La parte centrale è dedicata alla retribuzione: in questa sezione si trovano voci come il mese di retribuzione, la sede di lavoro, il livello e la qualifica, contratto di lavoro di appartenenza, elementi del trattamento salariale, ferie, festività e permessi retribuiti, le modalità di pagamento della retribuzione e il calcolo della retribuzione. Il calcolo della retribuzione può contenere un’eventuale specifica della retribuzione diretta (ovvero quella effettiva), retribuzione indiretta (in caso di ferie, maternità o malattia), retribuzione differita (per il TFR, 13ma o 14ma, fondo pensione, retribuzione lorda (ovvero con le relative trattenute fiscali e previdenziali), retribuzione netta.
La sezione centrale è destinata alla retribuzione: in questa parte si trovano indicazioni come il mese di retribuzione, il livello e la qualifica, la sede di lavoro, il contratto di lavoro di appartenenza, gli elementi del trattamento salariale, le ferie, le festività e i permessi retribuiti, le modalità di pagamento della retribuzione e il calcolo della retribuzione. Il calcolo della retribuzione può accogliere una possibile distinta della retribuzione diretta (nonché quella effettiva), retribuzione differita (tredicesima o quattordicesima, TFR), retribuzione indiretta (nell’eventualità di maternità, ferie o malattia), retribuzione lorda (cioè con le corrispondenti trattenute previdenziali e previdenziali), fondo pensione e retribuzione netta.
La parte inferiore della busta paga
In questa parte della busta paga si trova l’aspetto fiscale e previdenziale, dove si segnalano gli assegni familiari (generalmente indicati con la sigla ANF), il TFR e la retribuzione netta.
Inoltre in una zona variabile del documento, solitamente posizionata al centro o in fondo, si trovano gli elementi relativi alle detrazioni per figli e per coniuge a carico, che dipendono dalla retribuzione e dalla composizione familiare.
Contributi previdenziali
In conclusione, una delle indicazioni più tralasciate ma più rilevanti della busta paga è la voce “imponibile previdenziale”, che delinea l’importo sul quale sono misurati i contributi previdenziali. È ottenuto dall’addizione delle indicazioni della colonna competenze ad esclusione degli elementi figurativi ed altri elementi (maternità, malattia, eventuali assegni al nucleo familiare).
I contributi previdenziali sono degli importi che il datore di lavoro esborsa con regolarità ogni mese per finanziare i servizi pensionistici e previdenziali e sono conteggiati come percentuale dell’imponibile previdenziale (indicati in un apposito rigo).